Thylacosmilus Atrox

Noto talvolta come "la tigre dai denti a sciabola marsupiale", il tilacosmilo era un mammifero del Sud America appartenente al gruppo degli sparassodonti, un clade estinto di mammiferi molto vicino ai marsupiali veri e propri, e la sua somiglianza con i veri felidi dai denti a sciabola (come Smilodon) è frutto di una convergenza evolutiva. Infatti a differenza degli smilodonti le sciabole - ovvero i canini mascellari - avevano la radice a crescita continua, e crescevano perciò per tutta la vita (meccanismo in parte utile forse a compensare eventuali rotture). A bocca chiusa, i loro denti rimanevano protetti grazie ad alcune flange ossee che sporgevano dalla mandibola, e che erano ricoperte di pelle. Spesso nella loro ricostruzione viene inclusa una parte delle labbra, poiché in questo modo si suppone che fosse assicurata una corretta idratazione del dente. Lo scheletro del tilacosmilo per intero ci sfugge, ma alcune caratteristiche fanno intuire che fosse plantigrado (o almeno semi plantigrado), con un femore robusto e tibie corte e leggermente curvate, indicatori di un possibile stile di vita da cacciatore d'agguato: proprio per questo il colore scelto - utile a nascondersi tra la vegetazione - della versione dipinta è stato elaborato a partire dal tilacino (Thylacinus cynocephalus), un marsupiale predatore estinto nel '900, dal numbat (Myrmecobius fasciatus), il cosiddetto "formichiere marsupiale", e dal quoll tigre (Dasyurus maculatus), un marsupiale predatore dalla livrea maculata. La reference scheletrica utilizzata durante la produzione è il diagramma del paleoartista italiano Ivan Iofrida.

per la scala del modellino, l'animale è lungo 1, 30 metri.