Parasaurolophus walkeri

Tra i dinosauri, Parasaurolophus è uno dei generi più noti: la vistosa cresta sul cranio, un vero e proprio prolungamento delle ossa nasali, rende questi dinosauri riconoscibilissimi. Il genere comprende tre specie, la più famosa delle quali è probabilmente P. walkeri, la prima ad essere stata battezzata. I suoi resti furono scoperti nel 1920 nell'odierno Dinosaur Provincial Park, in Alberta, da un team dell'Università di Toronto. Pur essendo famosissimo, alcuni dettagli sul suo aspetto sono noti da poco: nel 2020 è stato pubblicato uno studio guidato dal paleontologo italiano Filippo Bertozzo, che ha studiato l'olotipo (ovvero l'esemplare usato per descrivere la specie) di questo dinosauro, ospitato al Royal Ontario Museum. Oltre a trattare una serie di condizioni patologiche nello scheletro, viene proposta una nuova rappresentazione del legamento nucale per questo tipo di dinosauri, che quindi dovevano avere un collo assai più robusto di quanto immaginassimo. Il diagramma scheletrico prodotto da Marco Auditore per lo studio è la reference principale usata per il modellino. La cresta che lo rende riconoscibile è stata interpretata in vari modi nel corso del tempo, ma si ritiene oggi che fosse utile ad amplificare i suoni emessi dall'animale - oltre ad essere un vistoso ornamento. Questo tipo di strutture in natura sono spesso colorate e usate per la comunicazione, per questo la versione dipinta del modello è così vivacemente colorata. L'illustrazione che accompagna il modellino immagina che fosse ancora più colorata nei maschi; si può osservare un maschio adulto, seguito da esemplari femmine e giovani, che scaccia alcuni pachicefalosauri dal suo territorio. Il modellino è stato prodotto quest'anno poiché nel 2022 ricorre il centenario della descrizione di P. walkeri.